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La corsa al Lago di Garda: i running camp di Florian Boehme a Torbole sul Garda
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La corsa al Lago di Garda: i running camp di Florian Boehme a Torbole sul Garda
05 / 08
Il Lago di Garda
18/2/2021

La corsa al Lago di Garda: i running camp di Florian Boehme a Torbole sul Garda

Una vacanza sportiva per vivere a pieno tutto il bello dell’Alto Garda

Poco importa se lago, colline o montagna; al lago di Garda si può correre ovunque circondati dai colori della natura più bella. Potete correre in pianura lungo la pista ciclabile che costeggia le spiagge o abbandonare l’asfalto per immergervi nel verde dei campi di olivo in collina. Se invece preferite la montagna, avete a disposizione un alternarsi di fondi che vanno dal sasso smosso al sottobosco, su pendenze molto diverse.
Al di là dei percorsi però, perché correre al Lago di Garda è così bello?
Ne parliamo con Florian Boehme, un ex corridore professionista tedesco. Innamorato dell’Italia, da qualche anno Florian organizza dei running camp al lago di Garda che profumano di vacanza.

Ciao Florian, ci racconti chi sei e da dove vieni?
Piacere, Florian. Sono nato nel 1978 a Geislingen nella regione del Baden Würrtemberg e a 28 anni ho trovato la mia strada nel mondo della corsa. Il mio più grande successo è stato il titolo di Campione tedesco nella sei ore del 2014 e lo stesso anno ho partecipato al Campionato del Mondo sui 100 chilometri alla Doha/Katar. In carriera, inoltre, ho partecipato e concluso alcune ultramaratone.

Perché la corsa?
Con la corsa posso allenarmi quando voglio e sono libero di gestire al meglio il mio tempo. Quando giocavo a calcio, mi allenavo ad orari precisi ed ero costretto a passare il fine settimana sul campo.
Il bosco invece non ha orari di apertura e posso correre sempre, dalla mattina alla sera. Inoltre non sono dipendente da altre persone e gli altri non dipendono da me. E come se non bastasse, all’inizio i miglioramenti sono veloci, i primi obiettivi si raggiungono in fretta e la voglia di correre aumenta.

Tre consigli per chi vuole iniziare a correre.
Tempo.
Prendetevi del tempo e non pretendete di volere subito troppo. La maggior parte delle persone si avvicina al mondo della corsa un po’ tardi quando gli anni migliori potrebbero essere già passati. Non si recupera come prima. Anche in caso di infortuni o malattie è meglio prendersi il tempo necessario per recuperare, tanto quella gara ci sarà anche l’anno dopo.

Conosco molto bene il mio corpo!
Purtroppo non è così. Soprattutto all’inizio il corpo si abitua velocemente alle nuove condizioni. Sfortunatamente, le articolazioni, le ossa, i tendini e i legamenti non la pensano così e tu “non li senti”, finchè dopo un paio di anni non cominciano le prime visite dall’ortopedico con lunghe pause dagli allenamenti.

Correre veloce rende veloce!
Anche questo è un errore. Un allenamento non è una gara, correre e basta non è sufficiente. Prima di tutto deve esserci un programma, bisogna riflettere su cosa fare e avere un obiettivo. Un buon allenamento è molto vario, non può essere solo veloce ma neanche solo lento e leggero. Ogni tipo di allenamento ha uno scopo preciso e alternare il gesto aiuta a mantenere alta la motivazione.

È vero che oggi ci sono molti più corridori rispetto ad anni fa?
Non vi saprei dire se oggi ci sono davvero più corridori di prima, ma è certo che ai giorni nostri siamo tutti più stressati. Al lavoro tutti si aspettano di più e vogliono tutto subito: una e-mail arriva prima di una lettera e ci spazientiamo in fretta se entro cinque minuti non riceviamo una risposta su Whatsapp.
Correre ci permette di staccare: tiene lontano lo stress e il lavoro. Allo stesso tempo correre in mezzo alla natura ci aiuta a riflettere con calma e a elaborare le difficoltà quotidiane, sia che si tratti di un lavoro snervante che sta sulla scrivania da settimane o di un litigio col vicino. Possiamo prendere il problema e rifletterci in tranquillità. È più difficile staccare restando a casa: anche se non si ha niente da fare è più facile cadere nella routine e trovare qualche lavoretto da sbrigare.
Al giorno d’oggi, più che mai, è molto importante prendersi cura della propria salute. In città non c’è tranquillità, l’ambiente naturale si rimpicciolisce e crescono le allergie o le intolleranze alimentari. Oggi però siamo anche più consapevoli e attenti sia agli ingredienti che mettiamo nel piatto che all’ambiente; non c’è da stupirsi quindi se stiamo più attenti al nostro corpo e abbiamo bisogno di passare più tempo in mezzo alla natura.

Cosa fai durante i tuoi running camp?
Non mi piace e non uso mai la parola camp, preferisco usare la parola vacanza perché è proprio di una vacanza che si tratta. E non è una vacanza dalla corsa bensì una vacanza con la corsa. A differenza dei tipici running camp, in cui in pratica ci si concentra solo sullo sport, io sfrutto anche la bellezza dell’ambiente dove siamo, che è il motivo per cui siamo lì. Per fare un buon allenamento basterebbe anche solo una pista ciclabile, infatti non devo andare molto lontano per trovarne una.
Al Lago di Garda c’è molto da vedere e possiamo cambiare percorso ogni giorno; anche chi è già stato qui con me scopre ogni volta posti nuovi. Non tutti i percorsi però sono adatti alla corsa. Per questo motivo propongo anche escursioni più brevi verso luoghi mozzafiato che è meglio scoprire con le scarpe da trekking piuttosto che con le scarpe da corsa. I tempi di percorrenza di queste escursioni sono di 1,5-2 ore (più la pausa ristoro). Molti tornano a casa rafforzati e raccontano soddisfatti che le loro gambe non sono più così dure durante la corsa. Non c’è da stupirsi: camminare allena la forza nelle gambe e aiuta la coordinazione.
Combino io stesso i percorsi in modo tale che non siano troppo lunghi, ma nemmeno troppo corti. A volte scelgo i percorsi quando siamo già al lago in base alla preparazione dei partecipanti, capendo sul posto se il carico di lavoro è sufficiente.
Ognuno inoltre è indipendente e nessuno dei partecipanti deve preoccuparsi di essere troppo lento o di dover percorrere itinerari troppo lunghi. I percorsi possono sempre essere allungati o accorciati in base alle condizioni di ognuno.
Ovviamente non si cammina e corre e basta. Offro anche il test FMS (functional movement screen), un test che in quindici minuti mostra i punti di forza e debolezza di ognuno. Con i risultati dei test posso programmare schemi di movimento e allenamenti di stabilizzazione specifici. Nulla quindi viene fatto a caso.
Completo il programma sportivo insegnando la tecnica di corsa ma anche come prendere un bicchiere per bere durante una corsa, che può sembrare banale ma può anche essere un problema durante una competizione.
Anche se il buffet mattutino e le cene in hotel sono perfette, preferisco visitare i locali della zona con i miei clienti. E non solo per la flessibilità, ma soprattutto per scoprire tutto del posto dove stiamo. Quanto bello è guardare il lago con un buon bicchiere di vino al tramonto e tornare al bar dell’albergo passeggiando lungo la spiaggia con un gelato in mano?
Il Lago di Garda è troppo bello per limitarsi a camminare e restare in stanza. Bisogna esplorare e sperimentare tutto. Sono momenti che rimangono a lungo nei ricordi. Ogni anno cambio programma, mi focalizzo sui bisogni dei partecipanti e mi rende felice vedere che molti tornano. Che si siano innamorati anche loro del Lago di Garda?

Perché ami l’Italia e perché hai scelto l’AktivHotel SantaLucia?
Forse sono i bei ricordi dell’infanzia che mi spingono sempre a tornare in Italia, soprattutto al Lago di Garda. Ci si “italianizza” a poco a poco. All’inizio si portano i primi chicchi di caffè “Omkafe” da Arco a casa, poi la prima macina per il caffè. Anni dopo arriva il primo forno per la pizza, che inizi a prepararti impostando la temperatura a quasi 500 gradi. Ovviamente il forno lo si ordina in italiano visto che contemporaneamente si impara anche la lingua. Poi si scoprono Roma, Milano e Napoli. Sì, un pezzo del mio cuore è anche a Roma, dove frequento una scuola di italiano, per la seconda volta. E vi assicuro che se la mia pizza non fosse così buona sarei a Napoli dietro un forno per imparare.
In Italia la sensazione di vita è completamente diversa: si vive il momento invece che avere paura di cosa possa portare il futuro.
I miei clienti tedeschi mi chiedono spesso se vivo ancora in Germania, quando ritorno in Italia o quando verrò a viverci definitivamente. Forse prima o poi ci saranno stanze per lunghi periodi all’AktivHotel SantaLucia?

L’Alto Garda è la mia regione, anche se da piccolo passavo le vacanze estive a Torri del Benaco, ma era chiaro che dovessi andare più a nord. A Riva del Garda, purtroppo, il sole cala molto presto ed è meglio stare a Torbole. Non c’era altra scelta. Poi, naturalmente, cercavo un albergo che avesse quasi tutto; dal parcheggio illimitato e gratuito alla palestra. Ma mi fermo qui: la lista che potrei fare sarebbe insopportabilmente lunga. Mi piace sentire il calore della familiarità, che purtroppo non sempre trovo in altri hotel. L’albergo per me non è un solo un albergo ma è come una casa nella mia amata Italia. Qui non sono solo un ospite, ma molto di più. Si sente spesso dire che le cose non funzionano, ma qui si sforzano al massimo per rendere le cose possibili o creare alternative. La riuscita di una vacanza sul Lago di Garda dipende ovviamente anche dalla scelta dell’hotel. A me piacciono le piccole cose. All’AktivHotel SantaLucia, tutte le mattina, spesso anche già la sera, ho la biancheria sportiva fresca e lavata tra le mani. È bellissimo per me e i miei clienti poter indossare i nostri vestiti preferiti, ma soprattutto partire da casa con un bagaglio leggero.
Mi piace il carattere familiare dell’hotel, il fatto che non abbia troppe camere, le piccole cose, i collaboratori che conosco da anni, perché non c’è un ricambio continuo nel team. Così si crea una casa dove si viene accolti a braccia aperte da subito. Grazie all’esperienza di una vacanza all’insegna della corsa e ai servizi offerti dalla mattina alla sera dall’hotel, ogni settimana diventa memorabile.

In hotel inoltre non stanno mai fermi. Ogni anno c'è sempre qualcosa di nuovo. In altre parole, non si costruisce un edificio e si vive di rendita, ma si investe ogni anno per far sentire gli ospiti ancora più a loro agio di quanto non lo siano già - cosa che ovviamente non diventa più facile, visto che il livello è già molto alto.
Questo tipo di “amore”, che non riguarda solo il complesso alberghiero, ma anche l’amore che si prova per i collaboratori e per il territorio, l’amore per le attività sportive e naturalmente il mio “amore” per il lavoro che svolgo nel mio posto preferito, sono la ricetta segreta di questo cocktail riuscitissimo.

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In vacanza nel nostro family hotel sul Lago di Garda
AktivHotel SantaLucia
Via Santa Lucia, 6
38069 Torbole // Italia
Part. IVA: IT02079650228
T +39 0464 505140 // info@aktivhotel.it